Con il nuovo Nomenclatore degli Ausili e delle Protesi, una serie di ausili innovativi sono oggi prescrivibili, aprendo alle persone con disabilità nuove opportunità per l’autonomia e la qualità della vita. E tuttavia, l’applicazione pratica della normativa, specie in sede regionale, è complessa per molteplici fattori. Mettiamo dunque a disposizione dei Lettori, per favorire la conoscenza critica, oltreché un’applicazione appropriata e coerente della normativa, due approfondite relazioni, presentate a Bologna in un seminario sul nuovo Nomenclatore, da parte degli esperti della Rete GLIC.
Dopo oltre quindici anni di attesa, con l’approvazione nei primi mesi del 2017 del Decreto sui LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), è finalmente stato emanato il nuovo Nomenclatore degli Ausili e Protesi, che sostituisce il precedente del 1999, e che riporta molte novità, per qualità e quantità, in tema di ausili tecnologici, esattamente nelle classi 22 e 24. Il numero di voci dedicate a queste tecnologie passa infatti da venti a quasi ottanta e all’interno troviamo anche i prodotti dedicati all’accesso al computer (ad esempio tastiere e mouse speciali) e alla domotica.
Per gli utenti finali, dunque, risulta chiaro ormai da qualche mese che con il nuovo Nomenclatore una serie di ausili innovativi sono oggi prescrivibili, ovvero che è possibile la loro fornitura da parte dei servizi di protesica del Servizio Sanitario Nazionale. Per le persone con disabilità, quindi, si aprono nuove opportunità per l’autonomia e la qualità della vita.
E tuttavia, l’applicazione pratica della normativa, in particolare in sede regionale, è complessa per molteplici fattori e ci sembra opportuno favorire una comunicazione adeguata al riguardo, che fornisca stimoli per possibili percorsi coerenti.
La nostra struttura [il GLIC, Rete Italiana dei Centri di Consulenza sugli Ausili Informatici ed Elettronici per Disabili, N.d.R.], composta da una rete di circa trenta Centri italiani specializzati in ausili tecnologici, ha organizzato – in collaborazione con il Centro Regionale Ausili della Regione Emilia Romagna (Azienda USL di Bologna) – un seminario sul nuovo Nomenclatore all’interno della manifestazione HANDImatica 2017, promossa dalla Fondazione ASPHI tra fine novembre e inizio dicembre [se ne legga ampiamente anche sulle nostre pagine, N.d.R.].
Le finalità di tale evento sono state duplici: da una parte presentare le novità in tema di ausili tecnologici del Nomenclatore, dall’altra fare il punto della situazione sull’agire delle Istituzioni coinvolte, degli utenti, dei prescrittori chiamati a confrontarsi con la nuova normativa, rispetto alla quale i Centri Ausili Tecnologici hanno fornito un rilevante contributo tecnico, lavorando sull’ampliamento e l’aggiornamento del Nomenclatore stesso.
Mettiamo quindi ben volentieri a disposizione dei Lettori di «Superando.it» le relazioni ufficiali presentate in quel seminario, per contribuire alla conoscenza critica delle novità e complessità del nuovo Nomenclatore, oltreché per favorirne un’applicazione appropriata e coerente a tutti i livelli, programmatorio e di prescrizione in primis.
Si tratta esattamente di: Massimiliano Malavasi e Riccardo Rossi, Le novità tecnologiche che sono diventate oggi “prescrivibili” (disponibile a questo link), in cui si tratta una panoramica delle categorie di ausili (telefonia, sicurezza personale, controllo a distanza, comunicazione interpersonale ecc.); gli elementi di appropriatezza da considerare nella prescrizione; gli esempi di sistemi ausilio complessi, composti da più codici prescrittivi.
L’altra relazione, invece, è quella di Claudio Bitelli, Il nuovo Nomenclatore, un punto di arrivo? La posizione dei Centri di consulenza ausili (disponibile a questo link), con il Nomenclatore esaminato alla luce del documento che illustra la posizione (position paper) espressa nel 2015 dal GLIC; la posizione dei Centri Ausili associati al GLIC stesso, rispetto al nuovo Nomenclatore; la specificità (anche prescrittiva) delle tecnologie assistive avanzate (ICT); alcune proposte operative relative al ruolo di supporto che i Centri Ausili possono offrire per l’appropriatezza prescrittiva.
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