Fonte: superando.it –
Maggiore sostegno alla vita indipendente e al “Dopo di Noi”, più risorse al Fondo per la Non Autosufficienza, criteri più favorevoli per le lavoratrici che svolgono attività di caregiver familiari, nell’àmbito della cosiddetta “Opzione Donna”, detrazioni e incentivi per la rimozione o il superamento delle barriere nelle abitazioni private: sono solo le prime istanze avanzate dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), verso l’approvazione della Legge di Bilancio per il 2020, rispetto alla quale la Federazione stessa chiede «un deciso cambio di passo sulla disabilità».
«Il percorso per l’approvazione della Legge di Bilancio per il 2020 è appena iniziato e sarà sicuramente intenso e articolato. Vorremmo però che quella norma centrale per le politiche del Paese fosse contrassegnata da un cambio di passo sulla disabilità. Per questo motivo la nostra Federazione sta già avviando contatti con i Senatori che in questi giorni stanno valutando in prima lettura il Disegno di Legge di Bilancio, tenendo presente anche che oltre a quest’ultima vi saranno anche dei collegati che investiranno aspetti di natura fiscale, oltreché di ulteriore sostegno alle famiglie: anche quegli atti dovranno essere oggetto di ulteriori analisi e di congruenti azioni».
A dirlo è Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), rendendo note le prime istanze che la FISH stessa vorrebbe vedere accolte nella Manovra, precisando che sono da considerarsi in progress e che altre ne verranno aggiunte non appena se ne presenterà la praticabilità politica.
Per ora, dunque, la Federazione intende attirare l’attenzione su alcuni particolari aspetti, il primo dei quali è l’impiego del “neonato” Fondo per la Disabilità e la Non Autosufficienza che dovrebbe essere destinato alla copertura dei costi derivanti dalla futura approvazione del Codice Unico sulla Disabilità, impegno più volte espresso dal presidente del Consiglio Conte.
«Riteniamo – sostiene a tal proposito Falabella – che l’elaborazione di un testo così ambizioso e delicato comporti tempi adeguatamente lunghi. Conseguentemente chiediamo che nel frattempo le risorse accantonate per il 2020 vengano impegnate per sostenere interventi per la vita indipendente e per il “Dopo di Noi”».
Anche sull’aspetto strettamente connesso alla non autosufficienza, la FISH chiede un maggiore impegno: infatti, esiste già un Fondo strutturale che per il 2020 prevede uno stanziamento di circa 550 milioni: aumentarne in prospettiva l’importo consentirebbe la realizzazione seria ed efficace di quel Piano per la Non Autosufficienza più volte auspicato, ma non ancora mai attuato.
E ancora: il Disegno di Legge di Bilancio prevede una proroga della cosiddetta “Opzione Donna”, ovvero di quella prestazione economica erogata, a domanda, alle lavoratrici dipendenti e autonome che, avendo maturato entro il 31 dicembre 2018 i requisiti previsti dalla legge, hanno optato per il sistema di calcolo contributivo della pensione. Qui la FISH chiede l’introduzione di criteri più favorevoli per le lavoratrici che svolgano attività di caregiver familiari.
Un’attenzione particolare, infine, viene rivolta all’accessibilità delle abitazioni private e dei condomini. In questo caso la Federazione chiede di estendere il “Bonus Facciate” (90% di detrazione senza limiti di spesa) anche agli interventi per la rimozione o il superamento della barriere architettoniche negli spazi comuni, inserendo ulteriori elementi di incentivazione proprio per questi interventi, che possono migliorare la qualità di vita di milioni di persone anziane o con disabilità.
«Saranno due mesi impegnativi, di elaborazione e di confronti continui – conclude Falabella – e in tal senso queste nostre richieste vanno intese solo come le prime». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it
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