fonte: Superando –
Favorire l’inclusione lavorativa e l’imprenditorialità delle persone con disabilità su tutto il territorio nazionale, ispirandosi segnatamente al modello sociale della disabilità, che individua nelle barriere sociali, culturali e organizzative i principali ostacoli alla piena partecipazione: è nata per questo la LADI (Libera Associazione Disabili Imprenditori), che si presenta come «un ponte operativo tra persone, imprese e istituzioni, per abbattere barriere e far crescere lavoro di qualità»
«Con questa nostra iniziativa vogliamo trasformare la disabilità in opportunità, passando dall’assistenzialismo alla partecipazione reale e all’innovazione sociale»: a dirlo è Alessandro Cataldo, presidente della LADI (Libera Associazione Disabili Imprenditori), organizzazione della quuale è stata resa nota la nascita ufficiale in occasione della recente Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, il cui obiettivo è appunto quello di favorire l’inclusione lavorativa e l’imprenditorialità delle persone con disabilità su tutto il territorio nazionale, ispirandosi segnatamente al modello sociale della disabilità, che individua nelle barriere sociali, culturali e organizzative i principali ostacoli alla piena partecipazione. «Intendiamo dunque contribuire a rimuoverle – dicono dalla LADI – con strumenti concreti, perché ogni persona possa essere protagonista attiva del proprio futuro professionale, promuovendo cioè una cultura di autonomia e autoimpiego che sostenga la crescita professionale, attraverso una rete di mutuo aiuto tra soci, aziende e istituzioni, un supporto strategico e la formazione per freelance, aspiranti imprenditori e startup, una serie di workshop in azienda per selezione e inserimento inclusivi».
«La nascita della LADI – sottolinea Giorgio Ciron, direttore dell’Associazione InnovUp – rappresenta un passo importante per rendere la filiera dell’innovazione italiana davvero accessibile a tutti e tutte. Come InnovUp crediamo che talenti e idee non debbano incontrare barriere, e per questo sosteniamo con convinzione questa nuova Associazione nel suo impegno a creare opportunità imprenditoriali inclusive e ad ampliare la partecipazione delle persone con disabilità al mondo delle startup e dell’innovazione»
«La LADI – aggiunge dal canto suo Davide Rizzo, che ne è il vicepresidente – è un ponte operativo tra persone, imprese e istituzioni: mettiamo insieme competenze, strumenti e relazioni per abbattere barriere e far crescere lavoro di qualità».
Nata in Toscana, ma operativa in rete sull’intero tessuto italiano, collaborando con imprese, enti e realtà del Terzo Settore, la LADI – che opera nel rispetto del Codice del Terzo Settore – punta quindi a costruire buone pratiche replicabili e misurabili, generando impatto diffuso su lavoro e imprenditorialità e dal prossimo mese di gennaio lancerà la campagna Diventa Socio. (S.B.)
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