Fonte: Superando – di Vincenzo Falabella ed Elisa Marino* –
Il nuovo Prontuario Adattamenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rappresenta l’effettivo accoglimento del modello di disabilità della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, prevedendo tra l’altro, per le persone con disabilità fisiche in condizioni di cronicità e stabilità, una procedura per il rinnovo della patente più snella, che non richiede un riesame da parte della Commissione Medica competente.
L’articolo 20 (Mobilità personale) della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità riconosce e garantisce il diritto alla mobilità e il conseguente dovere, da parte degli Stati che hanno ratificato la Convenzione stessa, di assicurare alle persone con disabilità tutto il supporto necessario, anche tecnologico, per potersi muovere e spostare nel modo più autonomo possibile e, quindi, anche di accedere a procedure e strumenti che permettano loro di ottenere la patente di guida.
Anche l’Unione Europea ha recentemente affermato che «il diritto alla patente di guida costituisce una garanzia della libera circolazione e della partecipazione alla vita economica e sociale, in particolare nelle zone rurali e meno urbanizzate che dispongono di una rete di trasporti pubblici limitata. In particolare, per gli anziani, le persone sole, le persone a mobilità ridotta o le persone con disabilità, il trasporto individuale è un elemento importante per sostenere il loro funzionamento indipendente e autonomo. Le limitazioni al diritto di essere titolare di una patente di guida dovrebbero basarsi su criteri oggettivi determinati su base individuale e non dovrebbero comportare il rischio di discriminazione».
Nel nostro Paese, attualmente, sono più di 200.000 le persone con disabilità titolari di una patente speciale che, spesso, soprattutto in caso di disabilità fisiche ad elevato bisogno di sostegni, come tetraplegia e paraplegia, si trovano a dover affrontare procedure complesse e una grande difficoltà nel trovare strumenti realmente adatti a modificare le autovetture in base ai loro bisogni, facendo sì che la guida sia un’attività realmente sicura e comoda.
È per queste ragioni che la FAIP (Federazione delle Associazioni Italiane di Persone con Lesione al Midollo Spinale), si impegna da tempo, attraverso un lavoro di advocacy e di collaborazione con le Istituzioni, per portare a una modifica delle procedure, dei criteri e delle norme italiane in materia. Un impegno che ha portato all’adozione del nuovo Prontuario Adattamenti, da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, documento che non è solo un aggiornamento tecnico, ma che rappresenta anche l’effettivo accoglimento del modello di disabilità della Convenzione ONU. Esso prevede infatti, per le persone con disabilità fisiche in condizioni di cronicità e stabilità, una procedura per il rinnovo della patente più snella, che non richiede un riesame da parte della Commissione Medica competente.
Aspetto centrale del nuovo Prontuario è l’adozione dei Codici Unionali Armonizzati, che avvicina l’Italia agli standard dell’Unione Europea, portando a una maggiore omogeneità nei supporti e nelle procedure sul territorio nazionale.
Una grande conquista è rappresentata anche dall’introduzione di nuove classificazioni per patologie complesse (tetraplegia, distrofia muscolare, sclerosi multipla), condizioni di disabilità che ora sono associate ad adattamenti e tecnologie specifiche e funzionali alle reali capacità residue delle persone, con la garanzia che la modifica del veicolo, indicata dagli esperti, sarà scelta in base alle capacità concrete e personali dell’individuo che andrà a utilizzarla.
Proprio per una valutazione realistica delle capacità residue delle singole persone con disabilità che fanno richiesta della patente, il nuovo Prontuario ha introdotto l’utilizzo del simulatore di guida e del valutatore tecnico, ideati e sviluppati dal Centro Superiore Integrato per la Mobilità Accessibile (CSIMA dell’ANGLAT), che forniscono dati e informazioni oggettive e precise sulle capacità residue del singolo, risultando quindi fondamentali per individuare l’ausilio giusto per lui e per la sua guida.
Queste modifiche e aggiornamenti recenti rappresentano un enorme passo avanti verso la personalizzazione dei supporti e delle procedure, prevista dalla Convenzione ONU, e per la quale la FAIP e le Associazioni ad essa aderenti si battono da sempre.
*Rispettivamente presidente della FAIP (Federazione delle Associazioni Italiane di Persone con Lesione al Midollo Spinale) e componente del Centro Studi Giuridici HandyLex della FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie).
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