Fonte: superando.it –
È stato trasmesso alle Regioni e dovrà ora essere approvato dalla Conferenza Stato-Regioni lo schema di Decreto MEF-Salute (Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ministero della Salute), che aggiorna le tariffe per l’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica.
Si tratta di un testo che va a perfezionare il Decreto del Presidente del Consiglio (DPCM) del 2017 che aveva ridefinito e aggiornato i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e che sostituisce i vecchi tariffari per la specialistica ambulatoriale (Decreto del Ministero della Sanità del 22 luglio 1996) e per quella protesica (Decreto del Ministero della Salute 332/99), un provvedimento che avrà un impatto complessivo stimato di quasi 400 milioni di euro.
A darne notizia è il «Quotidiano Sanità», che riporta anche alcuni stralci della relazione tecnica che accompagna il provvedimento: «Il nuovo Nomenclatore della specialistica ambulatoriale contiene elementi di forte innovazione, includendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed escludendo prestazioni ormai obsolete. Si è tenuto conto che numerose procedure diagnostiche e terapeutiche, considerate nel 1996 quasi “sperimentali” o eseguibili in sicurezza solo in regime di ricovero, oggi sono entrate nella pratica clinica corrente e possono essere erogate in ambito ambulatoriale» (grassetti nostri in questa e nelle successive citazioni).
L’innovazione c’è anche sui numeri delle prestazioni erogabili nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, che sono passate dalle 1.702 previste dal Nomenclatore del 1996 alle 2.108 di quello attuale. «In molti casi – si legge ancora nella relazione tecnica –, quali ad esempio le visite specialistiche o gli esami di diagnostica per immagini degli arti, la definizione generica già presente è stata modificata specificandone il contenuto, nella fattispecie introducendo la disciplina o individuando il segmento corporeo. Il risultato è che il nuovo Nomenclatore include prestazioni che, seppure già erogate in vigenza del precedente Decreto, sono descritte o organizzate diversamente».
Anche sul fronte protesico le novità sono rilevanti, giacché nel nuovo Nomenclatore «è stata aggiornata e maggiormente articolata la descrizione delle componenti principali che costituiscono un prodotto. In tal modo è stato reso possibile specificare e dettagliare i materiali e le caratteristiche degli aggiuntivi da utilizzare per garantire un prodotto di buona qualità e una tariffa congrua con il valore dei materiali utilizzati. Negli ultimi anni, infatti, si è ampliata notevolmente la gamma di materiali tecnologicamente avanzati, utilizzabili per la costruzione, in particolare, delle protesi ortopediche». Esso consentirà di prescrivere, tra l’altro, anche ausili informatici e di comunicazione, come i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità; apparecchi acustici a tecnologia digitale, attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo ambientale (come dispositivi di allarme e telesoccorso); posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie; barelle adattate per la doccia; scooter a quattro ruote; sedie a rotelle con sistema di verticalizzazione; sedie a rotelle per persone con disabilità complesse; sollevatori fissi e per vasca da bagno; sistemi di sostegno nell’ambiente bagno (come maniglioni e braccioli); carrelli servoscala per interni; arti artificiali a tecnologia avanzata; sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo. (Simona Lancioni)
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa), e viene qui ripreso – con minime modifiche dovute al diverso contenitore – per gentile concessione
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