Una tessera unica, che permetta l’accesso alle persone con disabilità a una serie di servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero sul territorio nazionale, in regime di reciprocità con gli altri otto Paesi dell’Unione Europea che hanno aderito all’iniziativa: consiste in questo il progetto “EU Disability Card”, della cui attuazione è titolare nel nostro Paese la Federazione FISH, in partenariato con la FAND, e che nel corso di un incontro del 22 dicembre, a Roma, ha esposto i vari elementi emersi durante un lungo lavoro preparatorio. 

E’ il progetto denominato EU Disability Card, il cui obiettivo è sostanzialmente quello di garantire la piena inclusione delle persone con disabilità nella vita sociale e culturale delle comunità, tramite uno strumento – una Card unica, appunto – che dovrebbe essere uguale in tutti i Paesi aderenti e rilasciata sulla base di criteri omogenei. Vi partecipano al progetto esattamente otto paesi dell’Unione, vale a dire, oltre all’Italia, il Belgio, Cipro, l’Estonia, la Finlandia, Malta, la Slovenia e la Romania.

«L’idea di una Disability Card come strumento utile alle persone con disabilità dell’Unione Europea – ricordano dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – nasce da lontano. Nel dicembre del 2013, infatti, il Parlamento e il Consiglio Europeo approvarono il Regolamento n. 1381/2013, che istituì lo specifico Programma Diritti, uguaglianza e cittadinanza per il periodo 2014-2020. Per garantirne l’attuazione, soprattutto per la parte della promozione dei diritti delle persone con disabilità, a Bruxelles la Direzione Generale Occupazione, Affari sociali e Inclusione della Commissione Europea ha rappresentato il fulcro per la realizzazione della EU Disability Card, coinvolgendo Associazioni e istituzioni in tutta Europa».

Proprio la FISH, quindi, in partenariato con la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), è la titolare nel nostro Paese dell’attuazione del progetto, con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in veste di sponsor dell’iniziativa, in qualità di Autorità Nazionale rilevante in materia di disabilità.
In questi mesi la stessa FISH, come viene spiegato in una nota, ha condotto «una rilevazione propedeutica al progetto, per tentare da un lato di descrivere i benefit più diffusi e i percorsi adottati per riconoscerli, dall’altro per iniziare, assieme a tutti i partner, a delineare il funzionamento e le opportunità della Card europea, le ricadute pratiche, le necessità operative. È stato anche realizzato uno specifico sito web, che restituisce il quadro generale dell’avanzamento dei lavori».

Sui numerosi interessanti aspetti emersi da tale lavoro di studio, la FISH ha organizzato ora un evento aperto a tutti, intitolato Disability Card, per un’Italia ed un’Europa accessibile, che si è tenuto a Roma il 22 dicembre, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio. (S.B.)

questo link è disponibile il programma completo dell’incontro del 22 dicembre.

Fonte: http://www.superando.it