Storico risultato per le persone con disabilità a Bologna: il Comune ha infatti APPROVATO, oggi, nuove regole che prevedono, per tutti i luoghi aperti al pubblico, l’obbligo di migliorare la propria accessibilità entro due anni, nei limiti delle possibilità tecniche.
Il “Progetto Rampe”, promosso e sostenuto da oltre 15 associazioni di persone con disabilità, porta un netto cambiamento nell’approccio all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Le Linee Guida approvate semplificano l’iter e stabiliscono criteri chiari sulle tipologie di adeguamento. Tra le semplificazioni vi è, ad esempio, l’esenzione da qualsiasi tassa per l’occupazione del suolo pubblico con rampe, o la possibilità di collocare sul marciapiede rampette non più lunghe di 50 cm anche senza chiedere autorizzazioni, laddove il percorso pedonale abbia una determinata larghezza.
Insomma, non viene chiesto niente di impossibile, ma una cosa è finalmente chiara: tutto ciò che è possibile deve essere fatto, entro un termine congruo. Perché rendersi accessibili non è un favore, né un “di più”, un aspetto superfluo della propria attività: dobbiamo iniziare a vederlo come un requisito fondamentale, al pari di norme igieniche o di sicurezza.
Le oltre 15 associazioni hanno inoltre chiesto all’amministrazione che alle Linee Guida si accompagnino, nel corso dei prossimi due anni, iniziative informative sugli adeguamenti richiesti e opportuni incentivi economici per gli esercenti che si adeguano per primi. Al riguardo, la Giunta ha già annunciato l’uscita di un primo bando che offre un totale di 100.000 euro per l’adeguamento dei negozi della “zona T”.
Comunicato concordato tra le Associazioni di persone con disabilità che hanno promosso e sostenuto il “Progetto Rampe”
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